Cenerentola,
era di un altro mondo. Lo dico e posso confermarlo. Era una
extraterrestre, una persona di una forza d'animo straordinaria.
Quella sì che aveva capito tutto dalla vita. Volete sapere perché?
Sputo tutto adesso.
Torniamo
ai giorni nostri e prendete con me l'aereo per Lione. Quando mi hanno
detto di andare a fare un sopralluogo ed a dormire all'interno di un
vero castello, non credevo ai miei occhi. Potevo essere, per una
volta, una vera principessa. Sguainare la mia treccia dalla torre ed
aspettare il principe azzurro col cavallo bianco che correva a
salvarmi dalla strega cattiva. See. Torniamo alla terra che chiama e
sbattiamo il musetto sulla dura realtà.
Prendo
l'aereo e vengo catapultata in una nuova dimensione. Esco dalla
solite routine per entrare in una nuova magica dimensione.
Attraversando la selvaggia ed infinita natura dell' Allier arrivo al
Chateau de Veauce, una perla incastonata in un bosco che lo
custodisce con rovi e licheni. Wow. Che magia, che sogno, che
paradiso. Che aria qui. Tutti a bocca aperta,noi fantastici sei, di
fronte a questo sogno incantato.
Chateau
de Veauce, fortezza del XI secolo. Splendido castello che ha
mantenuto inalterato il suo fascino, nonostante ora abbia bisogno di
restauri. Un tesoro che non va nascosto ma assaporato, ammirato,
sognato in ogni suo singolo mattone intriso di storia, in ogni suo
angolo che regala sorprese ed emozioni a chiunque si avventuri alla
scoperta di questo piccolo gioiello incastonato nella campagna dell'
Allier. Stiamo lavorando ad un sogno.
E
maestoso ed imponente è lui il vero re del Chateau. Ve lo presento,
Monsieur Le Paon! Mister Angel per gli amici. Quando qualcuno gli piace, lui fa questa immensa
ruota.
A
me non me l'ha fatta, gli ho messo paura.
Ad
accoglierci la padrona del castello, ci guida alle nostre camere, sul
sottotetto.
Adesso
capirete perché Cenerentola era di un altro mondo. Io non so come ha
fatto lei, a pulire tutti i giorni il castello. Guardate qua.
Questa
era la mia umile dimora nella mia permanenza nel castello. Faceva
tanto pantan, calcinacci di qua e di là, pavimento inclinato, muri
storti, soffitto autoreggente per miracolo e finestra rotta. Come
vedete anche l'arredamento è a tema. La sedia cammina pure da sola,
s'anima di notte e va ovunque, ha anche le gambe pronte per la corsa
e per attentare a me tutte le mattine.
Un
letto d'altri tempi...io prendevo la rincorsa per salirci sopra e la
mattina davo di addominali per scender giù, con tanta grazia che
sono finita pure col culetto per terra.
Poi
una chicca, questa ve la devo dire. Nell'armadietto del bagno ho
trovato una rarissima porcellana di fine novecento. Un pezzo così
pregiato che ci riporta sia indietro che avanti col tempo, un
continuum temporale che non tramonta mai e ci fa capire come il tempo
si sia fermato e come sia in perpetuo e costante..movimento.
Notate
l'intarsio, la lavorazione instancabile di ciò che indelebilmente
hanno impresso. Notate con che cura ci ricordino, quando ci laviamo i
denti, di quanto sia importante il messaggio di pura poesia che
trasmette di prima mattina e di sera.
Sveglia
pure i fantasmi.
A
proposito, vogliamo camminare all'interno del castello e scoprire i
suoi tesori?
Come
ogni castello, anche Veauce è famoso per il suo fantasma.
E'
della Belle Lucie, il lamento incostante, i passi felpati che
inondano le stanze del castello di notte. E' della Belle Lucie,
Cenerentola finita male, lasciata morire nella torre del castello di
fame, freddo e dolore per il solo peccato d'aver amato, con tutto il
cuore,il Barone del castello. Una umile serva che non poteva sposare
il suo principe.
Io
la storia non l'ho voluta sapere fino al ritorno dal castello ma
immaginate la mia felicità nel sapere che la camera dove dormivo,
era della Belle Lucie. Che thrilling!
Bellissima
la scarica di adrenalina endovena mentre perlustravamo ogni singolo
angolo remoto del castello per poter fare uno studio accurato del suo
stato attuale.
Calpestare
solai traballanti, soffitti pericolanti, muri ricoperti d'edera e
spifferi misteriosi. Prendersi un colpo nella torre della Belle Lucie
e trovare un pipistrello pronto all'attacco.
Sentire
rumori sinistri in ogni dove, sopratutto quando perlustravo da sola i
corridoi con la pila. Con l'armatura imponente che mi salutava tutti
i giorni e le feste di Caterina, il gatto nero, come tradizione
comanda, che mi saltava in testa tutte le mattine quando scendevo a
preparare la colazione e mi fissava nelle palle degli occhi con i
suoi occhioni verdi fosforescenti.
E
poter dire, ancora una volta..NO!!!!Non è possibile!
Vi
devo raccontare una storia, una lunghissimi storia di una vita che
non solo mi perseguita e lo farò in un post ad hoc.
In
uno sperduto castello dell' Allier, medioevale, incontaminato,
lontano dal mondo intero secondo voi, cosa potrei trovare oltre al
fantasma? Berlusconi? Mannò.
Sapete
cosa c'era nei meandri sotterranei del castello? Giudicate dalla foto
e provate ad indovinare.
Oh
si si, un ristorante giapponese. E chi sa, in questo momento si
metterà a ridere o le mani tra i capelli. Io dico e ripeto. Sono
cose fuori dal comune. Ma dico, qui???????? Proprio qui???? E mica è
finita qui ragazzi. Non c'è solo questo ristorante giapponese
abbandonato,” SUSHI”.Con questo curioso piano cottura di altri
tempi.
( Non so come siano adesso...chiedo venia ma non si finisce mai
di imparare ).
Vogliamo
andare a visitare le sale al piano padronale, tutte dedicate ad un
tema? Secondo voi? Bravi avete indovinato, le strade tra me ed il
Giappone sono infinite e gustiamocela questa sala "à la japanese". In nome
di Hokusai ed eredi.
E
con questo non commento e non vado oltre, perché é un'altra storia
ma dico...mi perseguitano davvero. Vi ho detto pure troppo.
E
il castello non è finito qui. Insieme al prode Morpheus ( perché
con me c' era pure il Matrix degli aspirapolveri, che si era
perfettamente calato nella parte ) sono andata ad avventurarmi nella
selvaggia natura del parco. Si camminava da Dio.
Portavo
un'impermeabile con tutte pennazze svolazzanti perché pioveva e la
natura mi chiamava costantaneamente a sé, mi ancorava ad ogni spina
e m'invocava ad ogni passo nel fango. Mentre Morpheus, nella sua
agilità, si destreggiava come se fosse ancora nell'universo di
Matrix e saltellava di qua e di là, indelebile. Neanche una
stramaledettissima spina. Scopriamo i resti di un vecchio mulino.
Veramente affascinante.
(
Lo so che è storta, lo so ma è la mia visione del mondo in quel
momento,mi sfiziava così, almeno rende l'idea di quanto stavo dritta
io lì!! )
E
osiamo camminare attraverso il fiume, scivolando di sasso in sasso.
Ma mentre Morpheus, immune da ogni sorta di calamità naturale,
camminava sopra le acque, io ad un certo punto mi sono rotta di
saltare le pietre e rischiare il collasso visto che ho le gambette
corte e mi sono messa a fare come i comuni mortali, camminando dentro
le acque. Basta che si arriva, oh! Meglio i piedi del culetto
bagnato!
E
scopriamo, una natura curiosa,indecifrabile,misteriosa,immensa come questa bellissima pianta.
Un
altro piccolo tesoro nascosto in questo splendido bosco e poi ritorno
al calore del camino, per asciugare i miei piedini mentre Morpheus
non aveva addosso neanche un granello di polvere. E' un miracolo, non
è umano!
Scoprire
il castello e scoprire i personaggi al suo interno, gustare la
meravigliosa cucina del cuoco francese e divertirmi a cucinare,
inventando gli ingredienti al momento. C'era
una cucina all'antica con poca luce ed una dispensa ricca di spezie. Perché
anche nel chateau c'è un pizzico di fantasia, un pizzico di magia ed
anche la belle Lucie forse riusciva a spiluccare qualcosina.
C'era
il Saltimbanco che suonava ogni cosa, c'era la Principessa sognante,
c'era la Dea della Luce e delle Tisane, c'era il Lord inglese, c'era
la Fata dei Boschi, c'era Marilyn Monroe, c'era il già citato
Morpheus e c'ero io. Scusate se è poco.
Sicuramente
tornerò a parlarvi di questo magico castello e dei suoi abitanti per
lasciarvi sognare insieme a noi, che crediamo in questo sogno.
Vi
lascio con delle rose
bianche
che possano un giorno, rifiorire insieme allo stesso castello,
insieme alla Belle Lucie che vi accoglierà a braccie aperte quando
ritroverà il suo camminamento, la sua camera immacolata, le sue
finestre chiuse e la compagnia che possa scaldarle il suo ferito
cuore. Mai dire mai, forse arriverà anche il principe col suo
cavallo bianco a rapirla e renderla, finalmente felice.
Sai che sono d'accordo sul nome del blog, non per niente sono la tua gemellina!!!
RispondiEliminaPensa adesso come sarà bello il nostro castello marcondirondirondello!!!
Mi sono emozionata nel leggere il tuo racconto.
RispondiEliminaSi perché è come se avessi potuto "vedere" ciò che raccontavi, è come se nella mia testa si materializzassea la tua storia ed io stavo in un angolino ad osservarti mentre ti destreggiavi tra le mille peripezie. Beh che dire, grazie per avermi resa partecipe del blog, di avermi fatto conoscere il tuo MODO di scrivere (perché penso che ognuno di noi ha il suo stile, che è irripetibile, essendo unico nel suo essere).
E il tuo stile rispecchia proprio la tua personalità, ovvero una persona briosa, sempre con tanta voglia di fare, che non si arrende dinanzi a nulla e pronta a dare una spinta a chi ne ha bisogno insieme ad una manciata di sorrisi!
Complimenti e continua così, è davvero un ottimo inizio questo.
Giulia.
Ps: non potevi chiamarlo altrimenti il blog, d'altronde tu sei una persona che mette il cuore in tutto ciò che fa, non potevi non metterlo nella scrittura!